Per accettare o modificare il proprio 730 c’è tempo fino al 7 luglio. Soldini (Caaf Cgil): “Una novità importante, che riguarderà 30 milioni di contribuenti. Il nostro ruolo è rendere più tranquillo e lineare il rapporto con la macchina amministrativa”
Parte oggi (martedì 3 maggio) la fase due del 730 precompilato, e ci sarà tempo fino al 7 luglio prossimo per accettare, integrare o modificare la propria dichiarazione dei redditi. “Una novità importante” ha commentato il coordinatore del Caaf Cgil Mauro Soldini, intervenendo a RaiNews24, rimarcando come “toccherà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi verificare cosa effettivamente sarà questo processo, lungo e complicato, che è iniziato con una forte accelerazione lo scorso anno”. Il Caaf, ha spiegato, supporta l’iniziativa perché ritiene che “il cittadino debba trovarsi davanti alla macchina amministrativa dello Stato nelle condizioni migliori, cosa che purtroppo spesso non succede”.
Ma cosa cambia rispetto all’anno scorso? Anzitutto il numero delle persone coinvolte: erano 20 milioni lo scorso anno, sono quasi 30 quest’anno. Questo perché “l’Agenzia delle Entrate ha scelto di inserire in questi dati precompilati anche situazioni con pochi elementi in più, che possono essere oneri detraibili o dei versamenti, degli acconti, ma senza aspettarsi di avere un 730 dell’anno precedente o una certificazione unica. Quindi si apre maggiormente, dando anche la possibilità di scegliere, dentro il sistema, se direzionarsi verso il 730, ossia la dichiarazione dei redditi ‘classica’ per dipendenti e pensionati, o verso il modello Unico”.
A questi cambiamenti ne corrispondono anche altri in termini di contenuti. Ci sono le spese sanitarie (“seppur non complete – precisa Soldini – visto che tutte le spese farmaceutiche non accompagnate dalla ‘ricetta rossa’ non saranno presenti quest’anno ma soltanto dall’anno prossimo”), le spese funebri fino a un certo limite, le spese di detrazione per l’università. Su quest’ultimo punto il coordinatore del Caaf Cgil sottolinea “una nota dolente, che ci dice come spesso si scivoli su elementi molto banali di mancato coordinamento: si sta aspettando dalla fine di gennaio un decreto del ministero dell’Università e della ricerca che stabilisca i limiti delle detrazioni di spesa per le università private, e questo ovviamente comporta il blocco di tutte le dichiarazioni che contengono quell’elemento”.
Il tempo per accettare, integrare o modificare il proprio 730 c’è fino al 7 luglio, ma Soldini ha annunciato di aver chiesto, e presumibilmente ottenuto, una proroga fino al 23 luglio. “I Caaf, con il 93 per cento di 730 lavorati l’anno scorso, sono l’elemento principale di questo sistema” ha spiegato il coordinatore del Consorzio, non nascondendo però le difficoltà di quest’impegno, soprattutto quando si è costretti a integrare o modificare una dichiarazione.
“Le semplificazioni – ha concluso – riguardano la trasmissione dei dati, non gli adempimenti fiscali, quindi è difficile che un cittadino diventi consulente fiscale di se stesso. È evidente, allora, che il ruolo dei Caaf anche quest’anno sarà quello di accompagnare i contribuenti verso una dichiarazione più tranquilla e lineare. Sapendo che se vi saranno degli errori, questi verranno caricati ai Caaf”.
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